Anche una vecchia pubblicità ci può ricordare quanto siano stati belli gli anni in cui quasi nessuno diceva ” uffa arriva il Natale, non vedo l’ora che sia il 7 gennaio”. Personalmente quando sento qualcuno dire questa frase, ne ho una pessima impressione. É diventata una banalità, un luogo comune dei più diffusi, che include un inutile attesa di qualcosa che invece, si può ottenere immediatamente, ignorando le festività e chi le celebra. Partite o chiudetevi in casa, non rovinate la festa, anzi le feste a chi le ama e le festeggia con gioia, insomma neutralizzatevi, ma non ammorbateci con l’”odio seriale natalizio “. Per quanto mi riguarda io amo il Natale, lo aspetto e lo preparo con cura, mi piace ed è il periodo dell’anno che amo di più, questo è stato fin da bambina, quando era percepito come qualcosa di veramente speciale. Mi piacerebbe molto poterne rivivere uno altrettanto magico, come erano quegli anni, perché gli anni sessanta sono stati magia pura in tutti i sensi, un Natale con la neve, anzi mi basterebbe con la nebbia fitta e le luci dell’albero che si riflettono sui vetri appannati delle finestre, la tovaglia rossa ricamata sul tavolo e quel profumo di panettone e famiglia ovunque. Mi piacerebbe un Natale vintage.
