Nutrendosi di buone energie

Credo come tutti,  nella  vita ho avuto varie fasi legate alla tavola.Sono stata una bambina inappetente.Nelle notti di particolare agitazione, tra i miei incubi c’è ancora la maestra Cristina dell’asilo che mi intima di stare seduta sulla seggiolina davanti a lei, mentre, severa, cerca di imboccarmi , a viva forza, di penne scotte al sugo ( passati 40 anni  non sopporto tutt’ora le penne lisce). Oggi sarebbe un episodio non tollerato e l’asilo, oggi scuola materna,  sarebbe oggetto di una verifica circa il sistema educativo.  Ma erano gli anni ‘ 70. Ed io odiavo essere obbligata a mangiare. Così è stato fino alla mia adolescenza, quando, presa coscienza di non essere più quella bambina introversa e con lo sguardo fisso a terra con cui nessuno voleva giocare, mi sono trovata ad essere una ragazza dall’aspetto piacente e dagli occhi vispi e accesi di curiosità verso il mondo che bramavo di conoscere. I sapori,  la voglia di sperimentare è arrivata al mio stomaco, il nostro secondo cervello. Ero vorace di tutto, un po’ paffuta, ma potevo dare la colpa agli ormoni che facevamo capolino nel mio corpo in evoluzione.  Così, il rapporto con il nutrirmi ha accompagnato le fasi della mia vita. Seguendo le fasi di felicità e quelle di maggior sofferenza. In alcuni momenti ho ritenuto di farmi aiutare a guardare questo rapporto per non diventarne parte passiva. Di fatto, il cibo è energia.  Lo possiamo vedere concretamente ogni giorno. Così come è importante l’energia che portiamo a noi nelle attività che svolgiamo,  nelle frequentazioni, nella qualita’ dei nostri pensieri,  altrettanto importante è l’energia che introduciamo attraverso il cibo.  Avete fatto caso come cambia l’appetito,  la digestione, e la piacevolezza,  in base alle persone con cui stiamo dividendo un pasto?

A tavola con altri scambiamo energie, in modo primordiale.

Ricordo un uomo con cui avevo una relazione che, immancabilmente e senza chiedermene il permesso, ‘ pescava’ dal mio piatto. Io mi innervosivo tantissimo e non ne capivo il perché.  Cercavo di convincermi che fosse un atto di confidenza e complicità.  No, semplicemente ‘ sottraeva’, senza grazia, le mie energie. La relazione finl’ ed io cominciai ad osservare il comportamento di un uomo seduto a tavola con me con grande attenzione. 

Si, il cibo è un grande contributo alla qualità e al livello della nostra energia. È importante osservare, senza giudizio, il rapporto che intratteniamo con il nutrirci.  E non è un fatto di peso. Energia.  Cura. Selezione di cosa è buono per noi.

Ho cenato in un posto molto carino a Milano ieri.  

Il dolce era una torta al cioccolato pazzesca.

Croccante al primo morso, un’esplosione di scioglievolezza all’interno. Pasta salata in superficie, il cioccolato dolce,  ma non stucchevole, in seconda battuta ( lo so che vi si sono attivate le papille gustative…)

Istintivamente ho pensato che quell ‘ equilbrio perfetto è lo stesso che mi fa dire che una relazione mi fa stare bene

Ho chiesto che nome avesse quella squisitezza. 

‘ Torta al cioccolato ‘ è stata la risposta.Semplicemente torta al cioccolato.  Così come semplici solo le cose quando siamo a nostro agio.

Foto da Pinterest